Adam Thirlwell, il desiderio, il sesso

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Ieri sera ho finito “La fuga”, di Adam Thirlwell, giovane scrittore inglese. Mi piacerebbe scrivere quello che penso di questo libro, e provare a raccontarne i pregi, e i piccoli difetti – ma ho sempre poco tempo, o forse è solo questione di pigrizia. Sto cercando di finire di scrivere l’ultimo capitolo di un libro che ho iniziato a novembre del 2009, e che mi sto trascinando da un po’ troppo tempo – ci sono nuove storie che premono!

Per oggi mi accontento di dire questo: gli italiani avrebbero molto da imparare da uno scrittore come Thirlwell – la prova che tra il genio e l’analfabeta esistono scrittori capaci di far pensare, divertire, eccitare, incuriosire nello stesso momento, con lo stesso libro, usando intelligenza, acume, buon gusto. E se non ci credete, leggetevi questa intervista che Thirlwell ha rilasciato nel marzo del 2010, in occasione dell’uscita di “La fuga”:  intervista ad Adam Thirwell.

 

Adam Thirlwell

 

Un commento Aggiungi il tuo

  1. vitaliano ha detto:

    Il sesso? Se nel senso di azione, quando la facevo, certamente non potevo scriverla; dopo, non ci vedevo sesso, al più, conseguenze, liete o meno che sia. 🙂

    Quando si va in macchina, infatti, nessuno parla della benzina. Al più, ci si chiede se c’è, o se basta. 🙂

    Ciao

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