Il cambio di paradigma – da Galileo a Flaubert

Thomas S. Kuhn, nel suo celebre “La struttura delle rivoluzioni scientifiche” del 1962, sostiene che la scienza procede non per gradi ma per rivoluzioni, le quali, più che offrire la soluzione a problemi fino a quel momento insoluti, presentano un insieme di teorie, leggi e strumenti che definiscono una nuova tradizione di ricerca, cioè quello…

I burattini di Flaubert

Qualche sera fa, guardando con degli amici un DVD su Flaubert, ho sentito dire, da Dacia Maraini che illustrava le opere dell’autore francese, che spesso i personaggi cercano un autore che parli di loro; una volta trovato, gli impongono di esistere secondo le proprie regole e le proprie esigenze. Questa visione del rapporto tra uno…

La recherche

Mi diverte sempre molto leggere, nei blog che seguo, quei post in cui si elencano le chiavi di ricerca usate dagli utenti per arrivare al sito – di solito sono un bel campionario di ridicolaggini e stupidità. Su Grafemi, purtroppo, non ci sono perle particolarmente divertenti – ma, qua e là, compaiono domande alle quali…

La separazione delle carriere

Secondo Wikipedia, è possibile considerare “scrittore” un tizio che abbia pubblicato almeno tre libri, con case editrici non a pagamento e con distribuzione nazionale. Secondo questo criterio, Giuseppe Tommasi di Lampedusa non è uno scrittore, mentre Federico Moccia sì. In realtà, Wikipedia si preoccupa che nel suo archivio vengano inserite solo voci che abbiano un…

L’esperienza dell’eReader (e un ebook gratis)

Da poco, ho comprato un eReader – un dispositivo, per chi non lo sapesse, in grado di consentire la lettura di libri (o di testi in generale) in formato elettronico. E’ un apparecchio abbastanza diverso da un iPhone o da un iPad (o da un qualsiasi smartphone o tavoletta elettronica), soprattutto perché lo schermo è…

La stupidità delle idee comuni

Una caratteristica abbastanza singolare della produzione letteraria di Gustave Flaubert è data dal fatto che diverse opere pubblicate in età adulta derivano, in realtà, da idee sviluppate in gioventù. L’esempio più eclatante è L’educazione sentimentale: la versione che siamo abituati a leggere uscì nel 1869, ma pochi sanno che nel 1845, a 24 anni, aveva…

La grandezza assoluta

Sono un lettore difficile da accontentare: abbandono più della metà dei libri che inizio (proprio ora sto decidendo di abbandonare il primo, ingenuo romanzo di Philip Roth, Goodbye, Columbus, proposto in italiano con il titolo La ragazza di Tony). E la scelta di un libro passa attraverso mille tentennamenti, ripensamenti, avvicinamenti, pedinamenti. Di solito, mi…

Madame Bovary

Più volte, mentre leggevo Madame Bovary, il primo romanzo di Gustave Flaubert, ho dovuto fermarmi, chiudere il libro, appoggiarlo al comodino, togliermi gli occhiali, spegnere la luce e rimanere con gli occhi aperti a guardare il buio, come se improvvisamente mi fossi affacciato davanti ad una qualche forma di immensità – una luce talmente abbagliante…

Casa desolata – Charles Dickens

Le grandi idee C’è un’affermazione un po’ provocatoria di Nabokov che mi torna in mente ogni volta che leggo un romanzo, e che dice più o meno così: “Lo stile e la struttura sono l’essenza di un libro; le grandi idee sono inutili”. Nabokov era sicuramente irriverente, ed intemperante, e spesso arrivava a compiacersi della…

Contro il romanzo #4

“Non capisco come abbiate potuto scrivere tutto ciò! – in cui non c’è assolutamente niente di bello, né di buono! e verrà sicuramente il giorno in cui vedrete che ho ragione. A che pro propalare rivelazioni su tutto quanto è squallido e miserabile, nessuno è riuscito a leggere quel libro [Madame Bovary] senza sentirsi più…