Pornografia occidentale – un racconto su Vicolo Cannery

Mettendo insieme i racconti per la raccolta Il giorno che diventammo umani, libro che uscirà ad ottobre ma che è stato presentato in anteprima al Salone del Libro di Torino, qualcosa è rimasto fuori: un racconto debole, un racconto poco convincente, e un racconto che si sovrapponeva ad altri – per stile e argomento. “Pornografia occidentale”, che riprende alcune idee esposte durante la presentazione di “ESC – Quando tutto finisce”, rientra nell’ultima categoria.

Vicolo Cannery, agenzia letteraria con la quale ho scambiato un po’ di chiacchiere qualche giorno fa (si può andare qui per leggere il loro parere sul ruolo dell’agente nella produzione di cultura), e che aveva già proposto alcuni miei racconti o post (qui), lo pubblica oggi nel suo sito, che è senza dubbio uno dei più interessanti e ricchi motori culturali del panorama italiano.

Aveva capito che per lui era finita quando il suo responsabile si era rifiutato di inserirlo nel team che avrebbe seguito un progetto appena partito. Alla sua richiesta di spiegazioni, lui gli aveva risposto, con un sorriso pieno di imbarazzo, che gli consigliava di concentrarsi sulla sua salute – che l’azienda non aveva fretta, che gli dava tutto il tempo che gli serviva per rimettersi in sesto: un cinico calcolo travestito da gentilezza. Prima di farlo uscire dall’ufficio, gli diede anche un moderata pacca sulle spalle, con la delicatezza di chi ha paura di rompere qualcosa di fragile…

Per continuare la lettura, si può andare al sito di Vicolo Cannery (che ringrazio) cliccando su questo link.